giovedì 6 aprile 2017

Extreme Vetting, la nuova proposta di Trump. Ecco cosa potrebbe cambiare per chi vola in USA

Si chiama cosi` la nuova procedura di controllo negli aeroporti Americani, extreme vetting, cioe`controlli estremi. 

L`amministrazione Trump continua a dilagare controversie e questa volta interessa i viaggiatori da tutto il mondo, compresi gli alleati di vecchia data: gli Europei.  

Controlli che riguarderebbero tutti e a tappeto quindi. Stando a quanto trapelato, le autorità americane nel nuovo regime potrebbero chiedere agli stranieri in arrivo, anche per brevi visite, di rivelare contatti sui loro smartphone, password di accesso ai social media e documentazione finanziaria. Gli interrogatori all’ingresso dovrebbero diventare più severi, in particolare con domande sull’ideologia e le convinzioni dei passeggeri.  Ma quali potrebbero essere le domande nello specifico? Si parla di test ideologici in cui gli ufficiali avranno diritto di chiedere ai visitatori che ne pensano del ruolo della donna nella nostra societa`, dell`intervento militare all`estero, e persino della vita in grembo e della legittimita` dell`aborto.

Per quanto riguarda il rilascio dei visti, con la nuova riforma bisognera` prepararsi a lunghi ed intensi interrogatori presso le  ambasciate, tutto cio` per soddisfare l`extreme vetting. Le ambasciate pertanto aspettano le nuove istruzioni che saranno presto rilasciate dalla nuova amministrazione.


Il nuovo clima è stato illustrato ai media americani da Gene Hamilton, esponente del Dipartimento di Homeland Security: «Se ci sono dubbi sulle loro intenzioni, le persone devono dimostrare fino alla nostra totale soddisfazione di avere ragioni legittime per venire nel Paese», ha detto.

Il provvedimento allo studio fa seguito ad altre misure sull’immigrazione e i viaggi che hanno scatenato polemiche in casa e all’estero per i sospetti di discriminazione e violazione dei diritti. Trump ha per due volte introdotto un divieto contro gli arrivi da alcuni Paesi islamici considerati a rischio di terrorismo e contro i rifugiati, e per due volte alcuni tribunali americani l’hanno bocciato per sospetta incostituzionalità.

Ma la nuova scelta, se sarà portata a compimento, promette di sollevare proteste e forse ritorsioni da parte di altre nazioni, alleati europei compresi, con effetto anche di complicare le relazioni e le intese di business.
Piu` di 40 gruppi per la difesa dei diritti umani hanno scritto una lettera al segretario del dipartimento di sicurezza Kelly sostenendo che le nuove procedure invadono i diritti della privacy, le liberta` fondamentali, ed avra` un impatto discriminatorio che non portera` all`ottenimento di notizie utili. Peraltro continuano i gruppi, le comunicazioni sui social media possono essere interpretate male perche` i commenti  e i post  sui media dipendono anche dal contesto culturale e dal background personale.

L`America si chiede se queste procedure porteranno alla cattura dei veri criminali e delle vere minaccie alla sicurezza del continente. L` ex capo del dipartimento dell`immigrazione, Leon Rodriguez risponde: “Il vero criminale si presentera` con un telefono pulito in aereporto”.



Ringraziamo per questo articolo Antonietta, avvocato professionista esperta in immigrazione e il suo staff, che ha creato e compilato l'intero articolo. Ecco i suoi contatti:

Antonietta Brancaccio-Balzano, Esq.

Brancaccio & Associates
US Immigration & Italian Law​
850 NW Federal Hwy, Suite 402​ 
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Pubblicata in accordo con lo studio legale



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