mercoledì 20 aprile 2016

22/04 Wynwood Life: Art / Music / Food / Fashion

Ciao Ragazzi,

Se vi trovate a Miami, il 22 aprile, vi segnaliamo il Wynwood Life, 






Wynwood è ricca di tutto ciò che Miami ama. Scopri tutte le caratteristiche del festival, come il Back Alley, dove i migliori artisti di strada vi faranno vedere la pittura dal vivo ogni giorno . Ci saranno più di 20 band sul palco per la musica dal vivo . O se volete, potrete visitare la Art House una galleria pop-up a cura di Finest di Wynwood . E se avete voglia di arti culinarie , il Wynwood culinaria Showcase è il posto dove stare . Con gli amici potrete gustare più di 150 stand o mangiare in uno dei migliori camion di cibo del Sud della Florida . Qualunque cosa si vuole fare , da non perdere Wynwood questa settimana!

martedì 19 aprile 2016

Discorsi da bar... i miei pensieri...


"I giorni di inverno sono passati, sale la voglia di partire, l’estate ha da venire e un altro anno sta per finire."

Ancora una volta si va fare la stessa cosa.

Dopo cena al bar a scazzare e fare le solite cagate. Un occhiata alla televisione, solita solfa.

"Caffè?"
“Come lo vuole cavalliere”

dice da dietro il banco con aria sfottente il barista che sa le storie tutti.

Arrivano anche gli altri, Ci siamo dai, almeno si fa una partita al biliardo. Una sigaretta, l’odore di fumo, caffe e di pizzette bruciate.

Fuori tira la bora.  Ecco arrivare il resto del gruppo tirandosi dietro un rosario di parole scurrili per il freddo che ti fulmina i circuiti del cervello.

Dentro di te ti riprometti che sarà l' ultimo inverno.

"Qui non ci sto più".

Ne parli con il barista che è il più navigato di tutti, lui si che ha sentito le storie, le glorie e le miserie, Nessuno escluso, magari anche quelle del sacrestano.

Ti ascolta ma non ti dice cosa fare. Da buon psicologo lascia che sia tu a darti le risposte. Ti fa esempi e decanta la storia di viaggiatori partiti per ritrovare se stessi e persi nell’oblio.

Arriva all' improvviso l’ultima storia, quella che ti ha scosso.

Non ti aspettavi che dovesse essere cosi cruda la verità.

In fondo chi parte non si porta via molto anzi lascia molto. Lascia amici, conoscenti e anche quelli a cui non frega niente se sei vivo o meno.

Ti prepari e vai a vedere per i biglietti, destinazione, mare, sole tramonti ,mahi thai e belle donne.

Ma non sei ancora sicuro, vuoi ancora aspettare, ti rodi dentro, hai la voglia di farlo, ma ti manca il coraggio, il tuo migliore amico se almeno venisse anche lui sarebbe piu facile.

"Si, in due potrebbe essere piu’ facile."

Ne parli ma nella tua voce non  c’è convinzione, energia, certezza.

Ma come potrebbe essere diverso?.

Il sistema ci ha fregato, ci sta fregando e se non ci svegliamo ci continuerà a fregare.

Ti da abbastanza da stare bene, ma non troppo per fare niente, ne troppo poco per rivoltarti.

Non ti preoccupare il tuo dubbio e’ quello di tanti.

Il sistema che ti controlla in fondo sei tu, e solo tu puoi decidere se sciogliere le catene o rimanere

legato e passare un altro inverno.

Regina d'Inverno:

Sono arrivato in Canada i primi di aprile del 1998, fortuna mia avevo un fratello che mi ha ospitato.

Ho tergiversato per anni sul fatto se provare a fare questa scelta.

Tutte le volte c’era sempre qualcosa di imprescindibile a trattenermi.

Verso meta gennaio di quell’anno al ritorno dalla malattia il mio capo, mi chiama in disparate e mi dice, con tono un po dimesso:

”… sai… sei stato via per tanto tempo … eeee…. Noi abbiamo imparato a fare a meno di te”.

Gelo.

Me lo aspettavo e avrei voluto tanto farlo io, ma non ho mai avuto il coraggio. Ormai

da qualche anno stavo pensando di  provare una strada diversa. Appena il mix di rabbia, delusione,

rancore e gioia ha cominciato a fare reazione il gelo e’ diventato vapore. Non sapevo quale era il mio

stato d’animo esatto. Due minuti per ricompormi e la prima telefonato e’ all’amico sindacalista.

“Mai licenziarti, fatti sempre licenziare” è stato il suo consiglio, non prima di avermi avvisato dello stigma che porta quando un lavoratore è licenziato.

Beh, direi che io non avevo tante alternative. Con i sei mesi di disoccupazione e qualche risparmio potevo finalmente andare in Canada da mio fratello e fare il master in marketing.

Primavera

Bello tutto risolto pronto con il biglietto si parte. Finalmente la decisone è presa.

Il mio desiderio era fare il master e tornare in Italia, ma non e’ andata esattamente cosi.

Sono arrivato a semestre chiuso e quindi ho dovuto ripiegare a un corso di inglese in una scuola privata.

Da li una serie di coincidenze mi hanno portato a Houston dove mi hanno offerto un lavoro con tanto di ( glorioso ) visto, e ho trascorso cinque anni prima di accettare un altro lavoro a Miami.

Ed è qui che è arrivata l'Estate!

Non so se definirla fortuna o solamente congiunzione astrale, ma e’ anche vero che se vogliamo cambiare la nostra vita la fortuna dobbiamo sfidarla.

Poi tutto il resto sono solo discorsi da bar…

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Allan: “As a man Thinket”:

Uno dei capolavori della letteratura moderna in tema di riscoperta di se

stessi, delle proprie ragioni e motivazioni.

venerdì 8 aprile 2016

L'emotività dell'America

Ma… 
“l’America e’ cosi lontana dall’altra parte della luna…..e a vederla mette quasi paura” 
cantava il mitico Lucio Dalla in Anna e Marco nel 1979. Da allora e prima di allora in tanti abbiamo sognato, qualcuno ha preso armi e bagagli e ha fatto il salto nel vuoto. Altri sono rimasti a fantasticare, rodersi, mangiarsi le unghie e in pratica assuefatti a vivere con il rimorso. 
Se non fossi vecchio, giovane,sposato, fidanzato, I genitori anziani,e avessi un lavoro che mi avvinghia, mi coccola, mi deprime, “mi lega come un ubriaco alla bottiglia”,  ma mi da da campare, ora sarei anche io dall’altra parte della luna.
Ognuno di noi ha le sue giuste ragioni, tutte valide, tutte vere ma comunque rimane sempre vero il fatto che per attraversare l’oceano bisogna avere prima il coraggio di allontanarsi dalla spiaggia.
A volte mi domando se non avessi fatto la scelta di provare a lasciare la spiaggia cosa starei facendo ora. Probabilmente le stesse cose che state facendo voi. Starei li a crogiolarmi nel inferno dei miei dubbi aspettando come il sergente Drogo nel “deserto dei tartari” di Dino Buzzati che finalmente succeda qualcosa. Che succeda quello che debba succedere ma che per Dio succeda.
L’ansia, le responsabilità, l’orgoglio, la paura del fallimento, la paura dell’ignoto ma soprattutto I documenti, la carta verde, il visto, ci rubano il sogno, ma e’ proprio vero? L’America e’ poi cosi lontana? Di certo può essere un ottimo alibi per camuffare le nostre debolezze intrinseche perchè magari pensiamo che lontano da casa, lontani dalle convenzioni e abitudini ci potremmo ricostruire una vita diversa. Magari.
Magari prima di proiettare le soluzioni ai nostri problemi e fantasticare soluzioni impossibili  dovremo guardare dentro noi stessi e capire cosa e’ quello che realmente vogliamo, e perchè lo vogliamo. In fondo le stesse cose che si fanno in America si possono fare anche in Italia. Quelli che sono qui molte volte lavorano piu’ di 50 ore alla settimana, il sabato e ogni domenica e sono gli stessi che magari in italia quando c’e’ da fare mezzora in più si lamentavano… ovvio che generalizzo pero’ seguite il mio discorso. Vale veramente la pena venire in America per lavorare sottopagati, senza festivi e ferie pagate mentre si potrebbe fare la stessa cosa ma senza andare troppo lontani.
In fondo l’america e’ un sogno, un ideale, di possibilità dove chi lavora duro riesce. Ma chi lavora duro riesce e c’e’ la fa è perchè insegue un sogno.. un ideale.. un impresa.. un attività concreta. Per inseguire un sogno lo si puo fare in qualsiasi posto, ma se si evade dal concetto, per trovare delle fantomatiche scorciatoie alimentate dalla non conoscenza della realtà, allora bisogna chiedersi se si tratta di scappare da un sogno o di inseguire un sogno.
Correre dietro al vento, muoversi nell’ anonimato della città, dove nessuno ti conosce e sei solo un numero e a volte neanche quello, a testa bassa ti prendi e ti perdi fra le gincane di volti anonimi come il tuo. 
Segui i consigli di chi prima di te è già passato, ma tu pensi tra te e te, vedrai che a me non succederà. Lo spero e te lo auguro. In paradiso c’e’ posto per tutti, in punta di piedi, ma con la determinazione di un fabbro sul pezzo incandescente, picchia duro sull’incudine, dai forma ai tuoi sogni. Guardali trasformarsi, scolpisci il tuo futuro, non aspettare domani, comincia oggi. Ascolta I tuoi dubbi ma non fare dei tuoi dubbi le tue certezze, tutti siamo capaci di sognare e di ispirarci. Lascia andare tutte le idee negative che ti affollano la mente come il suono del serpente a sonagli.
La cosa più importante non è quanto è lontana l’America, ma quanto lontano sei tu dal tuo destino. Cerca e trova la ragione della tua esistenza del perchè sei su questo pianeta. Tutti abbiamo un nostro destino e un nostro perchè.
Noi l'abbiamo trovato in Florida... The Sunshine State.....
 

venerdì 1 aprile 2016

Benvenuti a Miami Beach!

La prima volta che ci sono venuto mi sono innamorato... 

Mi ricordo che era il giorno della Madonna del 2002. 8 Dicembre 2002 ero venuto per un intervista di lavoro e mi avevano trovato una stanza all’Indian Creek hotel. Arrivavo da Houston dove avevo vissuto 5 anni e mi compiacevo dell’inverno mite Texano. 

La prima cosa che notai uscito dall’areroporto era che il mio abbigliamento da inverno mite Texano… era troppo pesante. 

Vedevo tutti gli indigeni in bermuda e magliette e li ho subito capito di essere in paradiso. Qualche mese dopo mi sono trasferito ed eccomi qua da 16 anni.A pensarci, quasi mi viene il magone, se avessi fatto un fglio adesso mi chiederebbe la macchina…

Come orientarsi a Miami Beach 

Semplice.
·       Regola #1 Miami e Miami Beach sono due citta’ (Comuni) completamente distinte. Pero’ fanno parte della citta’ metropolitana che incorpora altri comuni come Cocconut grove, o Coral Gable etc…
·       Regola #2 le Street vanno sempre da est a ovest (o viceversa) e crescono da sud a nord. Quindi la prima strada e’ il punto piu’ a Sud e si va crescendo man man che si va al nord.
·       Regola#3 le Avenue si percorrono da nord a sud o viceversa
·       5th street percorre la penisola in senso parallelo o orizzontale
·       Mentre Meridian Avenue la interseca in vertical da sud a nord

I primi giorni usavo l’orologio sul Weverly condominium per capire la mia localizzazione

La posizione e’ piuttosto centrale ed e’ facile da vedere anche di notte. Il sud sta alla sinistra e L’ovest e’ verso la baia.

Alcune volte incontro su internet annunci di affitti  di appartamenti e spesso si generalizza e si crea un po di confusione sulla esatta locazione dell’edificio.

In linea generale la zona chiamata South Beach va dalla 1 strada alla 23sma strada, e segue un po il profilo topografico della penisola.
Dalla 24sma strada fino all 60 strada e’ considerate come Mid Beach.
Mentre dalla 60 fino alla 79 circa e considerate North Miami Beach.
Da non confodere con la numerazione delle strade a Miami che segue un metodo analogo ma non c’e’ nessuna corrispondenza.
Il centro di Miami, in senso strettamente topografico e’ all’intersezione fra la Flagler e la Miami Avenue. Da quell punto la citta’ e’ divisa in quattro quadranti. North east, south east, south west e North west.
Le avenue corrono da sud a nord e le street da est a ovest.
Mi ci e’ volute un po di anni e tanta pazienza per trovare punti di riferimento adeguati e a ncora oggi mi affido spesso al navigatore per andare in posti che non conosco.
Bene per oggi la lezione e’ finite ci risentiamo nei prossimi giorni con ulterior chiarimenti e notizie utili.

Ciao