lunedì 6 marzo 2017

Alla scoperta delle Everglades, una gita imperdibile

Perché andare?

Le Everglades vantano uno degli ecosistemi più importanti al mondo e rendono la South Florida unica. Non parliamo solo di un mare d’erba, perché questa regione che sembra una enorme palude in realtà racchiude al tempo stesso laghi, foreste e praterie a perdita d’occhio. Oltre ad essere un habitat naturale ideale per la vita degli animali, che siano rettili striscianti, alligatori della Florida, cervi dalla coda bianca o le aquile calve.

Quando andare

Da Dicembre a Marzo:
Il periodo migliore per la fauna selvatica, ma essendo la stagione secca meno adatto per i corsi d’acqua e la fauna acquatica
Da Aprile a Giugno:
In questo periodo, caratterizzato da un forte caldo, si potrà godere al meglio del parco in tutte le sue forme
Da Luglio a Novembre:
Il periodo più caldo e umido dell’anno, gli insetti potrebbero essere fastidiosi.

Cosa vedere alle Everglades

L’ Everglades National Park ( il terzo parco più grande degli Stati Uniti continentali ) è facilmente raggiungibile in automobile da Miami, diviso in 3 aree principali, con 3 ingressi distinti potrà essere visitato in parte in auto ( ingresso $ 10 ) oppure in bicicletta ( ingresso $ 5 ). In entrambi i casi ricordatevi di non buttare via lo scontrino perché sarà valido per 7 giorni per tutti gli ingressi.



All’esterno del parco i tour a bordo di airboat sono una maniera consolidata per visitare le Everglades, ma sono vietati all’interno per evitare di danneggiare l’ecosistema. Ci sono comunque diversi modi per esplorare il parco, dal trekking alla canoa o il kayak a seconda del periodo scelto.

I tour organizzati vi permettono di assaporare una parte di questa regione con del personale molto qualificato se avete poco tempo a disposizione.

Da un punto di vista geografico possiamo distinguere il parco in 3 zone: Shark Valley e Gulf coast sono una dopo l’altra percorrendo la US41 ( Tamiami Trail ) mentre Ernest Coe rimane leggermente isolata verso sud

Se volete saperne di più potete continuare leggendo qui ( soon )

Come arrivare

Se abbiamo deciso di raggiungere le Everglades in macchina dobbiamo scegliere uno dei tre ingressi a disposizione.

Arrivando da Miami e scendendo verso sud, tramite la State Road 9336 che ha origine nei pressi di Florida City e Homestead si arriva all’ingresso del parco Ernest Coe, continuando su questa strada fino alla costa troverete il Flamingo Visitor Center, che si affaccia direttamente sulla Florida Bay.

Questo ingresso è consigliato per chi volesse raggiungere successivamente l’arcipelago della Keys visto che da Florida city passa anche la US1, l’autostrada del mare che vi porta a Key West.

Partendo sempre da Miami e andando verso Ovest, lungo la Higway 41 ( Tamiami Trail ) una volta superato il Miccosukee village, essenzialmente un insieme di hotel con casinò, troverete l’ingresso alla Shark Valley. Se invece volete proseguire per altre 45 miglia troverete l’ultimo ingresso del parco il Gulf Coast nei pressi di Everglades city.

Vi ricordiamo che a sole 35 miglia di distanza si raggiunge Naples, questa strada è consigliata per chi volesse proseguire la sua vacanza nel Golfo del Messico.

Tour organizzati: sicuramente il modo più economico e sicuro per raggiungere le Everglades, sono i tour organizzati con partenza da Miami, il tempo che impiega a coprire il percorso dipende dall’ingresso e dalla zona che volete visitare ma è comunque breve.

I Tour durano circa 4 ore per permettervi di girovagare e scoprire le bellezze del parco.  Per informazioni e partenze potete rivolgervi alle agenzie locali, la maggior parte pubblicizzate anche negli alberghi, ma è necessario prenotare con almeno 24 ore di anticipo. Noi ne abbiamo scelta una in particolare che garantisce la guida in Italiano e un servizio eccellente, affascinante e discreto.


Da non dimenticare:

E’ facile pensare alle Everglades come a una palude, in realtà si tratta di una distesa erbosa che rimane allagata gran parte dell’anno. La Florida degrada verso il golfo del Messico fino a ritrovarsi sotto il livello del mare, questo comporta che tutta l’acqua che proviene dalle esondazioni del lago Okeechobee, e dai bacini idrici della Florida centrale raggiunga lentamente Florida Bay. Questo naturale spostamento garantisce il corretto funzionamento dell’ecosistema delle Everglades visto che il materiale organico diventa nutrimento e arricchisce l’intera regione.

In passato quando la città di Miami era in piena espansione si è persa una grande quantità di terreni, bonificati per dare spazio all’agricoltura, ora quello che rimane è dichiarato Patrimonio mondiale dell’Unesco e si combattono battaglie per la tutela di questo mare d’erba. Si consiglia pertanto di prestare la massima attenzione a non inquinare questo ambiente, tanto affascinante quanto fragile nel suo insieme.

Se volete dettagli e suggerimenti per un tour in italiano alle Everglades mandateci una mail (clicca) o scriveteci sui social ( clicca qui ) @scopriremiami

Gli articoli sono scritti in base alla mia personale esperienza e le informazioni contenute potrebbero variare, vi consiglio sempre di ricontrollare sui siti dedicati che di volta in volta cerco di segnalarvi.

Inviato da Ilaria

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